Puoi porre questa domanda a chiunque e tutti risponderanno in modo differente perché differenti sono i modi in cui si manifesta. Probabilmente anche la voce ingenua del bimbo più timido al mondo potrebbe chiarire ogni dubbio in materia, potrebbe spiegare ai grandi cos’è quel sentimento totalizzante che fa a pugni con la ragione.
Non ci sono prove scientifiche, nonostante molti sforzi fatti negli anni, ma il cuore batte là dove il dente duole. L’amore fa male, fa soffrire, ti spezza il respiro e, come in un’altalena di alti e bassi, ti riporta su facendoti sentire leggero, ebbro di gioia, vincente. Non voglio dare lezioni di amore, né salire sul piedistallo della critica, per me l’amore non è niente più che una semplice equazione: amore uguale amore punto. L’incognita sta nel futuro. Non ci sono spiegazioni, elucubrazioni, teorie o strategie. Si manifesta chimicamente, si scioglie umanamente, si complica diabolicamente. Pensate di essere stati colpiti da Cupido? Vi sentite bombardati dai ferormoni? L’amore è così. Non puoi farci nulla, o forse sì?
Per secoli, filosofi e poeti si sono imbattuti nella questione amorosa nel tentativo di dare una risposta, o perlomeno, di fornire una loro interpretazione. La mia versione abbraccia la filosofia platonica e quell’idea di amore per cui due anime si incontrano perché talmente affini da essere predestinate. La metafora delle due parti di una mela, precedentemente divise, che riunendosi formano un tutt’uno: l’amore. Cosa c’è di più magicamente meraviglioso?
Eppure, io e la mia visione romantica dell’amore ci scontriamo con una differente prospettiva. E se nell’attesa di trovare l’altra perfetta metà della mela, ci si accontentasse di uno spicchietto o peggio si colmasse quel vuoto e quel senso di solitudine con un torsolo qualunque?
Siamo davvero destinati a trovare l’altra metà della mela o l’homo oeconomicus che è in noi spinge per la sopravvivenza? Insomma, è possibile usare razionalmente l’amore per convenienza?
Ragazzi se così è, allora non si può parlare d’amore. Sveglia! L’amore è lì pronto a cogliervi nel momento in cui meno ve l’aspettate e voi non potete trovarvi impreparati o peggio accoppiati alla mela sbagliata solo perché siete pigri, soli e tristi. L’amore è lì per prendervi per mano, per accompagnarvi nella più alta delle nuvole, lontani da ogni logica razionale lungo un viale di condivisione continua. Se l’altra metà della mela non dovesse combaciare perfettamente, immaginate le conseguenze: avere accanto un pezzetto di pomo che non condivide le vostre più grandi passioni, che non comprende le pazzie che vi rendono speciali, che non vi accompagna nei viaggi e nelle imprese incomprensibili alla ragionevolezza umana. Che ascolta semplicemente il silenzio di occhi vuoti e spenti.
Che siate un frutto acerbo o maturo, uno spicchio timido o una mela cotta non afferrate una persona qualsiasi per ingannare le lancette dell’orologio. Stringete a voi la metá perfetta, mordetela di baci e tenetela stretta a voi. Io lo sto già facendo.
E per voi… che coss’è l’amor?