Che giornata è se sorpresona non c’è?

Sembra quasi che qualcosa stia sfuggendoci dalle mani, perchè se ci chiedessero quanto entusiasmo puntavamo a generare con questa mega condivisione di ciò che gravita attorno al nostro Yes day, mai avremmo potuto augurarci quello che in realtà sta accadendo. Contro ogni più fervida aspettativa, stasera viene a bussare alla nostra nuova porta Maria Rita, carina e sorridente amica di Stefania che si presenta per la prima volta a me con ‘sto popò di torta che segue… (Leccarsi i baffi, prego!)

La splendida torta della cara Maria Rita

Venti minuti di chiacchiere al fresco di un balcone, un aperitivo improvvisato, una doccia rinviata e il pensiero fisso a: “ma che davero?!“, il tutto mentre tutt’e tre ce la ridiamo allegramente. E onestamente poco importa se ‘sta benedetta torta è una cheesecake per i più ignari ai miei gusti è fondamentale sapere dell’assenza di formaggi nella mia dieta – ciò che conta è che un’amica abbia voluto dedicarci mezzo pomeriggio della sua giornata per farci una gran sorpresa! Sorpresa riuscitissima!

E ora c’è lei in frigo, sola, che reclama attenzione. Perciò amici e amiche care fateci un piacere, visto che ci sono due abiti a misura ad attenderci, venite pure a bussare, perché ‘sta torta aspetta anche voi!

La sorpresona dei colleghi (di Stefania)

Ed eccoci, proprio nelle settimane che sembrano essere scaldate al di sopra dei 40 gradi da un sole cocente e gli animi di tutti coloro i quali ci circondano, in un modo o nell’altro, arrivano le prime sorprese! L’attesa ci porta a essere euforici e ridere da soli come stupidi a ogni pensiero di ‘sto diavolo di matrimonio. Ma non c’è che dire, ripensare a ciò che di seguito ammirerete non fa altro che riempirci di gioia e felicità per l’impegno e il lavoro che i colleghi di Stefania c’hanno riserbato facendoci i loro personalissimi auguri di lunga vita assieme, siamo qui a condividere con tutti i loro sforzi e i loro messaggi, certi che riderete anche voi così come abbiam fatto noi alla nostra prima visione.

Perciò ragazzi, preparatevi una mini razione di popcorn, la quantità giusta da ingerire in 10 piccoli ma simpaticissimi minuti.

Per chiudere, è doveroso ringraziare tutti gli amici e colleghi di Stefania, che si son prestati alla goliardica ripresa mettendoci, senza nasconderci, anche all’angolo da sua signora la commozione.

Davvero grazie a:

Rita, Franco, Massimo, Alessandro, Massimo, Marco, Mauro, Stefano, Sebastiano, Valentina, Antonio, Fabrizio, Romeo, Antonello, Gabriella, Angela, Bruna, Enza, Giulia, Francesco, Claudia, Miranda, Lucia, Fabio, Maria Cristina, Franco, Michele, Gianluca, Anna, Alessandro, Paola, Valentina, Sara, Massimo, Diana, Vania, Laura, Paola, Franca, Federico, Gisella, Manuela, Antonio, Lorenzo, Edoardo, Donatella, Antonio, Alessandro e Maria Anna.

Dimmi un po’, dimmi un po’…

“Vedrai che passa in fretta”, ci dicevano. “Oh quanto rimpiangerete questi momenti”! Noi non lo sappiamo ancora, l’unica cosa che desideriamo è che arrivi presto il nostro 9 agosto. E lo vogliamo perché ci amiamo, perché lo immaginiamo da tanto, perché vogliamo far festa con voi e desideriamo vedervi con un bicchiere in mano per brindare alla felicità. Ma più di tutto bramiamo le vostre lacrime, vogliamo vedervi piangere a singhiozzo – di gioia, sia chiaro. Un po’ perché ce lo aspettiamo, un po’ perché ci avete svuotato dentro. Da mesi, non facciamo altro che rispondere alle vostre domande, mai banali e sempre originali, sui preparativi di queste matrimonio, ci ubriachiamo di discorsi che vanno dai vestiti ai viaggi di nozze. E il fotografo, e il ristorante, e i fiori, e i tavoli, e gli scherzi…
Pensavamo che la domandona che avrebbe potuto turbare la nostra psiche fosse “vuoi unirti in matrimonio con sto/a tipo/a qua che so anni che ti vuole?” E invece NO! La domanda che ci insegue come un tormento, anche di notte, è un’altra “come vanno i preparativi?”. Ve lo assicuro, ce lo chiedete tutti. TUTTI! Che forse siete tipi apprensivi, o forse, vi aspettate un colpo di scena, immaginate che vada tutto storto e che probabilmente abbiamo scordato qualcosa. Sì, volete coglierci in fallo per dire “meno male che vi ho fatto ‘sta domanda che se non era per me…”. Proprio amici voi! Però, vi assicuro gente che questa domanda generica non ci farà ricordare quel particolare che proprio ci sfugge di mente e che pazienza se scorderemo. (Quindi scusateci sin d’ora). Abbiamo cercato di pensare proprio a tutto, anche a cose assurde e che tradizione vuole. E, sicuro, non servirà chiedercelo ancora. Quindi, cari amici, noi vi amiamo e vi perdoniamo per i vostri peccati, ma sappiate che il nostro animo simpaticone si vendicherà di voi, prossimi amici, parenti e colleghi che vi unirete nel vincolo del matrimonio perché vi bombarderemo a raffica con questa domanda. Sì, ci vendicheremo! (STIAMO GIA’ COMPILANDO UN ELENCO DEI FUTURI PROMESSI CONIUGI).
Ma poi come si risponde a questa domanda? Volete sapere proprio tutto o un generico “bene” vi basta?

L’ora del “ci siamo quasi”

9 luglio 2015. Stop al televoto!
Il concorsone chiude i battenti. Grazie a tutti gli invitati che hanno scattato una foto per noi, che si sono impegnati e ci hanno mandato a quel paese innumerevoli volte! ‪‎Stay tuned perché tra un mese scopriremo i vincitori di ‪#‎agostodelduemilaquindici‬… Cavolo… TRA UN MESE!

Foto concorsone

Trasloco non ti temevo!

Avevamo dieci giorni di tempo per cambiare casa. Lo avevamo deciso: facciamo le cose con calma, così non ci stressiamo. Gli imbianchini dipingono le pareti, puliamo casa, aspettiamo i mobili nuovi, facciamo i pacchi, una giornata di trasloco e rimettiamo le cose al loro posto. No stress!

Ma come tutti sanno, i programmi sono fatti per non essere rispettati e così, ora, abbiamo solo tre giorni per fare quello che avremmo potuto fare in dieci. Ma noi siamo tipi tosti e non ci facciamo abbattere dagli imprevisti. Scialla!

Riprogrammiamoci: due giorni per gli imbianchini e un giorno per pulire casa aspettare i mobili nuovi traslocare rimettere le cose al loro posto e sette giorni per fare pacchi (la mancanza di punteggiatura e la conseguente lettura tutta d’un fiato genera nel lettore il reale stato d’ansia creatosi). Vabbè sette giorni… a fare i pacchi non ci vuole nulla! Devi solo mettere 12 anni di vita romana e i suoi 9 di fiorentina/capitolina in un numero indefinito di scatoloni. E mentre inscatoli album e libri (in maniera cronologica, cromatica e di altezza) bussa il Signor Passato. Noooooooo… È la fine!

Avete mai provato a mettere il vostro passato in un pacco? So’ cazzi! Non è così semplice perché non ci vuole proprio entrare, ti ammalia e ti imbambola facendoti perdere tempo, tu hai programmato tutto alla perfezione, mentre il Signor Passato è lì che vuole farti ricordare i momenti della vita andata. Quella che non c’è più. E così pensi a tutto quello che è trascorso, finito, inscatolato in passati traslochi, impolverato.

Momento Amarcord.
Vecchi diari, vestiti passati di moda, occhiali da vista mai buttati, poi indossati per tornare in un attimo nella Pandina, dediche lasciate nelle pagine dei libri. E poi arriva lui: Fabio Volo. Finisce tutto in un attimo. Si torna a inscatolare, impacchettare, scocciare, chiudere. Soprattutto con Fabio Volo, salvato da una vicina nuova installazione di book sharing a dispetto della spazzatura, solo e soltanto per immaginare la faccia di merda che avrà chi aprirà la libreria di cultura comune. Il Pigneto (non) ringrazia.

Abbiamo deciso di passare gli ultimi giorni nel nostro appartamento, immaginando il nostro futuro e stilando liste. Ci piace tanto scrivere liste. In questi giorni ci siamo focalizzati su tutto ciò che ci mancherà, e non, dell’appartamento che per primo ci ha visti vivere insieme.

Cose che non ci mancheranno:
– 6 rampe di scale, 3 piani a piedi, 60 gradini da scalare tutti i santi giorni;
– le finestre senza balconi;
– il cane bisbetico della nostra vicina di casa;
– le scampanate a festa della chiesa di San Leone;
– l’amarezza che non sia stata una casa esclusivamente nostra;
– il bambino di dieci anni del primo piano che gioca tutto il giorno, tutti i giorni, alla Playstation con suo padre, tifa Milan e impreca in continuazione. Poi smette quando sua madre gli impreca di farla finita mentre suo padre fa pippa;
– il cane del dirimpettaio che piange perché solo.

Cose che ci mancheranno:
– l’anziana signora che dalla sua finestra, mentre ci rechiamo al garage, ci da tutti i giorni il ben svegliati con il suo “MA LI MORTAAAAAAAACCI TUAAA!!!”;

Photo by cristianoeilminotauro

 
– il nostro padrone di casa e la paralisi del suo sorriso;
– l’uomo nudo della finestra difronte;
– l’idea che questa rimarrà, sempre e per sempre, la nostra prima casa.

Il Concorsone si prende un’altra settimana 

Nostri cari, è stato meraviglioso scoprire le vostre idee che giorno dopo giorno intasavano mail e WhatsApp. Nonostante l’entusiasmo suscitato, anche in chi ha impiegato tutt’e quarantacinque i giorni a disposizione per inviare la propria foto, siamo costretti causa trasloco, linea Wi-Fi in trasferimento dalla vecchia alla nuova dimora e stanchezza cronica a posticipare il termine ultimo di voto valido per il Concorsone al giorno 7 luglio, dando possibilità a chi tentenna ancora, di inviarci la propria opera d’arte promessa più volte.

Quindi, forza ragazzi! L’8 luglio è vicinissimo.