Agostodelduemilaquindici 

Agosto sta per terminare. Duemila bagagli nella macchina. Quindici giorni dopo il nostro sì. I coniugi L’Amore si imbarcano in nuove avventure: le partenze intelligenti. 

 I bollini rossi della rete autostradale ci fanno un baffo, noi si parte di lunedì! Chi vuoi trovare per strada? E così…Ciao mamma Puglia, a presto piatti della nostra terra, arrivederci sole caldo e fresca tramontana, alla prossima estate mare! Messi alle spalle gli impegni dell’ultimo minuto e abbracciate le famiglie, giochiamo a tetris in una macchina appesantita dai ricordi, dalle pietanze, dai regali, dalle friselle, dalle orecchiette della Nonna, dalle verdure e dai frutti di stagione, da tutto ciò che secondo una mamma pugliese non potrà mai esserci nel più fornito supermercato romano. Altro che grande distribuzione, dalla terra alla tavola il passo è breve: solo 500 km.  

 Tanto noi siamo intelligenti e abbiamo dalla nostra la fortuna (nella prima di campionato ha pure vinto l’Inter). 
Dunque forza e coraggio: ce ne vuole per chiudere le portiere dell’auto e per riprendere la vita quotidiana. Si parte. Roma arriviamo.  Non si arriva a prendere nemmeno l’autostrada che la radio annuncia pioggia nella Capitale (bestemmia pugliese intraducibile). Dai, pazienza! Vorrà dire che si starà più freschi. 

Le autostrade pugliesi sono meravigliose: lunghe, larghe, vuote, con un panorama mozzafiato: terra arida, pale cariche di fichi d’India, ulivi che spezzano i silenzi di un tavoliere infinito. E poi finisce la poesia. 8km di coda tra Bari Nord e Molfetta. 

Ci salvano due panini con la mortazza che sfamano la sfortuna di una partenza intelligente. 

Il giorno prima

Euforia a palla, emozioni che fanno a pugni con gli ormoni, felicità estrema. È così che ci sente il giorno prima. Il giorno prima quando finisci di spuntare le ultime cose dalla lista; quando devi risolvere un problema; quando il countdown ti fa tremare le ginocchia, quando ti svegli nel cuore della notte con la sensazione di aver scordato di prenotare una stanza per un ospite. Il giorno prima quando controlli ripetutamente le previsioni meteo e aspetti che arrivino i tuoi amici che stanno rotolando in Puglia proprio per te. Il giorno prima quando decidi di prenderti una giornata di relax che si complica improvvisamente, quando passi il tempo al cellulare perché tutti ti pensano e ti vogliono stare vicino con il loro affetto. 

Il giorno prima è quel giorno che non vedi l’ora che finisca. 

Wedding in a Day

Wedding in a day è la straordinaria storia del nostro matrimonio vista dai vostri occhi.
Avete presente i filmini, stile colossal, che tutti i vostri amici e parenti vi hanno obbligato a guardare, ammorbandovi per ore, infossati in un divano che nel frattempo ha anche preso la forma del vostro sederone? Bene! A noi ci fanno schifo e abbiamo deciso di fare un po’ a modo nostro (che è un po’ il leitmotiv del matrimonio), immaginando una storia ripresa e raccontata proprio da voi!
Il 9 agosto 2015 prendete uno smartphone, una telecamera e filmate tutto quello che desiderate. Sarete i registi del giorno più bello della nostra vita.
F.A.Q.
1) “Com’è che a ‘sto matrimonio dovemo da fà tutto noi?
Per noi, l’amore è condivisione. Stiamo cercando di tratteggiare una filosofia di vita che abbraccia anche voi. Non a caso è nata l’idea del blog, per condividere questi momenti con le persone a noi più vicine e che desiderano contraccambiare, partecipando attivamente alla costruzione di quella giornata.
2) “A purciari… ma un professionista no?
Perché rimanere attaccati a delle convenzioni? La vita è bella perché varia e, dunque, ci piace l’idea di poter vedere dal vostro punto di vista il giorno del nostro matrimonio.
I professionisti saranno sicuramente più in gamba e preparati di voi, ma a loro manca l’affetto nei nostri confronti (l’ammmore).
3) “Vabbè! E quindi basta filmare qualcosa?
Sì, qualsiasi cosa di quella benedetta giornata. Anche pochi secondi possono essere utili al collage che poi, nei prossimi mesi, cercheremo di metter su. Unico accorgimento: ricordarsi di utilizzare la ripresa con lo smartphone in orizzontale e avere la mano ferma! 
Una volta terminata la giornata, potrete inviarci i video girati per mail o in qualsiasi altra maniera da concordare.

La certificazione

Finalmente! Finalmente – vi chiederete – ci siamo. Finalmente manca una settimana. Finalmente la finite con ‘sto pippone sui giorni che vi separano dal fatidico sì, la finite con le ultime cose da fare, con ciò che vi siete scordati, con ‘ste sorprese troppo mielose… E no! Finalmente una busta tanto attesa è arrivata a destinazione, vi dirò!

Ricorderete tutti delle prerogative sul calcolo dell’impatto ambientale per il giorno del nove agosto, quello studio tramite il quale è possibile valutare le emissioni di anidride carbonica di una specifica attività, consentendo poi di pareggiare le emissioni di CO2 con tanti alberi quanti ne servono perchè le stesse emissioni vengano riportate a zero. Bene, finalmente abbiamo qualcosa da farvi vedere, da mettere in mostra la prossima domenica. Più di quel che indosseremo!

2450 kg di anidride carbonica. Gli spostamenti, l’acqua e l’energia che consumeremo, quella che consumerà il catering, l’immondizia generata, tutto ciò – e molto altro – emetterà circa 2450 kg di anidride carbonica. A pareggiare 2356 mq di vegetazione targata agostodelduemilaquindici verranno immessi nell’ecosistema costaricano.

Tutto ciò ci mette una gran gioia addosso e possiamo far felici anche voi, soprattutto alcuni, confidandovi che i fondi utilizzati non sono stati detratti dal budget per le bomboniere, quindi potete dormire sogni tranquilli! Avrete comunque qualcosa da portare a casa.

Abito da sogno cercasi? Da Federica trovasi!

In otto mesi sono diventata una futura sposa esperta: mi sono calata nella parte e padroneggio la terminologia delle nozze come se fossi madrelingua tanto da essere diventata l’orgoglio di Federica. La ragazza/sarta/amica che ha confezionato il mio abito. Quello che ho cercato in lungo e in largo. Che ovviamente è bellissimo e meraviglioso. Lei very professional è attenta alle mie esigenze. Ogni prova, un vero divertimento, vabbè sì anche un po’ di nervosismo, giusto un po’!  Ma non per l’abito, per i tic isterici di pazzia. Quelli miei! E lei, giuro, non so dove trovi la pazienza e la gentilezza, perché io sicuro mi sarei mandata a quel paese da sola. Ma facciamo un passo indietro.

Prima prova
Durante questa sessione in realtà non succede niente di trascendentale. Provi un abito, che non è esattamente  il tuo abito, ma è solo lo scheletro. Quindi lo guardi e pensi che non è per niente quello che avevi scelto! Però hai portato mamma e papà che ti hanno insegnato a non dire che “fa schifo”. Quindi non lo dici. Ma lo tieni per te. Succede anche che lo indossi e che “WOW… quanto sono alta e magra!“. Quella nello specchio non sono io! Per me l’abito andava bene così! Dove firmo l’assegno? Ma c’è ancora molto da fare, Federica ci lavora anche la notte e non solo sul mio. Poi parla con la mamma, sarta anche lei, e nasce una sorta di feeling tra loro che quasi mi sento di troppo. Ultime raccomandazioni di Fede: “mi raccomando non dimagrire e NON INGRASSARE!Federica è la mia coscienza!

Seconda prova 
Questa sessione avviene in un momento tragicomico: esattamente durante i giorni del trasloco. Che vuoi che sia? Ritorniamo da Federica che è super felice di farmi vedere i progressi dell’abito e le modifiche che ha fatto per me. Mamma e Fede, nel frattempo, sono diventate migliori amiche di tulle. Basta uno sguardo per la rapida intesa. In camera è appeso un abito da sposa che ti fa rimanere a bocca aperta per quanto è bello e che non sembra il tuo per quanta delicatezza e romanticismo traspiri, e infatti non era il mio! Il mio è appeso altrove e ancora non è così bello come quell’altro! Nuova e identica sensazione di schifo. Ma vabbè, visto che siamo qui, proviamolo!

Problemino. Il vestito è largo, è pesante, è ingombrante, è giganterrimo. Perché la genia durante il trasloco non ha mangiato e ora ha un vestito un tantino largo. Momento pazzia, più momento nervosismo isterico, più momento stanchezza post-trasloco, più momento a Roma si muore di caldo ci sono almeno 40 gradi! Federica è lì che mi guarda, serena, sorridente e mi rassicura su tutto. Mi dice che può fare qualsiasi cosa che possa calmarmi. Lei è pura valeriana. Ma anche qualcosa di più. Mi placa e mi riprende le misure e mi infilza spilli ovunque. Mentre lavora su di me, le chiedo qualche modifica che non si può fare perché ormai le decisioni le prendono lei di comune accordo con la mamma. Ma poi capisco che devo respirare. Perché se non lo faccio potrei morire, subito, davanti a tutti con un bell’abito da sposa indosso. “Fede ho bisogno di fare un bel respiro profondo, posso?” “NO!” tuona… Federica è Hitler!

Terza prova
E poi ieri sera arriva finalmente l’ultima prova. Federica nel frattempo è diventata anche wonderwoman perché ha messo in salvo il mio abito nascondendolo dal pericolo e dal lupo cattivo (che esiste veramente). Pertanto cambiamo location e l’ultima sessione avviene a casa di zia Loreta. Questa volta, psicologicamente sono a posto. Ho solo bisogno di riprovarlo l’ultima volta. Sono solo emotivamente sensibile. È normale: mancano 9 giorni, arrivano le prime sorprese – tutte splendide – e la gente ti riempie di auguri e complimenti. A cominciare da Zia Loreta. Che io ho un bel personale non me l’aveva mai detto nessuno e che sua nipote è brava ormai iniziano a saperlo in molti. L’abito è finito: pronto per essere indossato il nove agosto. È bellissimo e meraviglioso. Proprio come lo volevo. Federica è proprio brava. Non perché sia solo professionale, non perché è un’amica, ma perché dopo tre prove ne è uscita indenne lasciandomi senza parole perché anche lei aveva in serbo delle sorprese per me. Federica è il top!