Le parole non trovate

Poco più di un mese è già volato da questo famoso nove agosto e ancora molta difficoltà facciamo nel trovare delle parole per affrontare quel groviglio di emozioni e lucciconi qual è stato il nostro matrimonio. Non è un caso che per celebrare il primo mese di nozze abbiamo voluto concentrare le milioni di parole che confluivano senza assonanza tra loro nelle nostre menti tutte in una foto, lasciando parlare la stessa per noi. Ognuno poi avrebbe immaginato una scena di quella giornata, una frase letta nel nostro blog nel corso dei mesi, un aneddoto che ci riguardi, una qualsiasi cosa che potesse suscitargli proprio ciò che volevamo suscitare.

Noi nel frattempo non smettiamo di guardare le foto che pian piano arrivano, i video che ci hanno girato e Stefania allarga sempre più il suo sorriso mentre io lascio che la gioia si manifesti così come s’è presentata quel giorno, bagnondomi il viso. Cominciamo a lavorare su come poter organizzare questo malloppo di file per voi, ma devo ammettere che, stavolta, proprio non ci mettiamo fretta. E pazienza se il blog perde di fascino e i nostri lettori non avranno di che leggere, ma al momento davvero siamo ancora tanto enfatizzati dall’evento che ancora non riusciamo a etichettarci come marito e moglie.

Perciò, pian piano, lasciatevi catturare dalle immagini, perchè l’amore è lì a raccontarvi ciò che noi non riusciamo a raccontare.

L'attimo dopo lo scambio degli anelli

L’attimo dopo lo scambio degli anelli

Quando la moglie è in vacanza 

Quattro domeniche fa dicevamo sì a una vita insieme. Lui assolutamente convinto ed io pure. Due settimane filate da novelli sposi in cui non abbiamo fatto letteralmente NIENTE e altre due di congedo matrimoniale, mentre lui lavora. Lui sarebbe mio marito (cielo, mio marito!) che prima del congedo ha deciso di portarmi in un posto megafavoloso e super carino: la SPA. Un luogo che ho sempre considerato noioso, inutile e pieno di funghi. Poi lui ha preso il mio culone e mi ha detto “questa è una SPA” e io non sono più uscita dall’acqua. E lui insieme a me. Sintesi di questi due giorni: QUANDO CI RITORNIAMO?    
Le cose belle finiscono presto e così, davanti ai miei 15 giorni di completa solitudine, in orario di lavoro, decido cosa fare della mia vita da moglie mentre sono in vacanza. Facile: faccio liste!

1) Pulire bene bene, (ci sono quelle macchie di vernice sui pavimenti che piuttosto che toglierle preferirei togliere la vita a chi ha macchiato le mattonelle);

2) praticare sport;

3) finire di arredare casa, (ikeaikeaikeaikeaikeaikea);

4) cucinare qualcosa di nuovo;

5) passare del tempo con le mie amiche;

6) dedicare più tempo ai miei hobbies; 

7) guardare programmi spazzatura;

8) armarsi di forza e coraggio e recarsi al comune per il cambio di residenza;

9) cimentarmi in qualcosa che non ho mai fatto;

10) organizzare IL viaggio!

Più che una lista, sembra un buon elenco di buoni propositi da sviluppare, tanto più che siamo a settembre, mese delle promesse mai mantenute. Eppure, questi 15 giorni mi hanno vista impegnata. Una trottola che in tutte queste spunte è riuscita anche a fare un salto alla posta per la prima bolletta di casa! 

Ed ecco a voi le mie spunte: 

                    

Bene, ora per fortuna però spazio alla mia vita regolare, da domani si ritorna in ufficio!