Wedding in a Day

Wedding in a day è la straordinaria storia del nostro matrimonio vista dai vostri occhi.
Avete presente i filmini, stile colossal, che tutti i vostri amici e parenti vi hanno obbligato a guardare, ammorbandovi per ore, infossati in un divano che nel frattempo ha anche preso la forma del vostro sederone? Bene! A noi ci fanno schifo e abbiamo deciso di fare un po’ a modo nostro (che è un po’ il leitmotiv del matrimonio), immaginando una storia ripresa e raccontata proprio da voi!
Il 9 agosto 2015 prendete uno smartphone, una telecamera e filmate tutto quello che desiderate. Sarete i registi del giorno più bello della nostra vita.
F.A.Q.
1) “Com’è che a ‘sto matrimonio dovemo da fà tutto noi?
Per noi, l’amore è condivisione. Stiamo cercando di tratteggiare una filosofia di vita che abbraccia anche voi. Non a caso è nata l’idea del blog, per condividere questi momenti con le persone a noi più vicine e che desiderano contraccambiare, partecipando attivamente alla costruzione di quella giornata.
2) “A purciari… ma un professionista no?
Perché rimanere attaccati a delle convenzioni? La vita è bella perché varia e, dunque, ci piace l’idea di poter vedere dal vostro punto di vista il giorno del nostro matrimonio.
I professionisti saranno sicuramente più in gamba e preparati di voi, ma a loro manca l’affetto nei nostri confronti (l’ammmore).
3) “Vabbè! E quindi basta filmare qualcosa?
Sì, qualsiasi cosa di quella benedetta giornata. Anche pochi secondi possono essere utili al collage che poi, nei prossimi mesi, cercheremo di metter su. Unico accorgimento: ricordarsi di utilizzare la ripresa con lo smartphone in orizzontale e avere la mano ferma! 
Una volta terminata la giornata, potrete inviarci i video girati per mail o in qualsiasi altra maniera da concordare.

Il concorso indetto

In questo mese di aprile molte delle cose che abbiam studiato, organizzato, messo in opera nei passati tempi sono sbocciate così come i sorrisi sui nostri visi. Ci siam spremuti perchè i più insignificanti dei particolari rendessero strepitosa al primo sguardo delle persone a noi care, l’idea da noi avuta. E con questo input andiamo avanti, visto che proprio i particolari, d’ora fino ad agosto, saranno l’attenzione principale della nostra creatività.

La maggior parte delle partecipazioni sono state consegnate, spedite e presto le restanti verranno presentate direttamente nelle mani degli ultimi all’appello. Proprio la domenica di Pasqua sui divanetti di un locale, tra amici che cercavano di capire quanto importante fosse ‘sto ZeroCalcare, una lampadina si accende proprio come fossi Archimede Pitagorico. Qui la mia Eureka!

Perchè non chiedere agli invitati di sfoggiare tutta la propria originalità e fantasia in una foto con l’invito in bella mostra? “Capirai la trovata…” (Cit.)

D’accordo. Ma la trovata sta nel decidere che uso farne di queste ipotetiche foto! Ed infatti… Da qui l’idea di questa sorta di concorso.

Ecco quindi il regolamento:

  • Scattare una foto di media/alta qualità;
  • Inviarcela per mail o su WhatsApp. Mail e telefono sono nella partecipazione.

Una volta ricevute, le foto verranno pubblicate in un apposito album sulla nostra pagina di Facebook. Gli scatti che più like prenderanno dalla pubblicazione, prevista per metà maggio, fino al 30 giugno verranno giudicati vincitori. Ci riserviamo ovviamente il diritto di decidere di sobbalzare e rivoluzionare la classifica a nostro piacere, visto che non tutti hanno facebook e magari qualcuno non ha voglia di spammare troppo la propria foto per supplicare like ai propri amici virtuali.

Le foto vincenti non avranno graduatoria e saranno giudicate tutte pari tra loro. Non abbiamo ad oggi un numero predefinito di vincenti da dichiarare e crediamo che all’incirca potrebbero aggirarsi tra i dieci e i quindici di numero, c’è quindi una seria e concreta speranza che il vostro scatto possa essere premiato!

E visto che già un bel po’ di foto ci son state recapitate… Avanti con le vostre!!! Daje tutta, ne val la pena!

Aspettiamo solo voi.

Del colore dei fiori d’arancio

Chiudo gli occhi e immagino quel giorno. Poi li riapro e so già che passerà in fretta, altri ne verranno. Sono alla ricerca della mia madeleine. Già d’ora cerco di immaginare che sapore avrà.
Lo immagino all’aroma di zagara, naturale e fresco. Sogno un giorno en plein air denso e vitale che profumi di terra. Infinite distese di prati in fiore e noi scalzi a danzare felici. Quel giorno profuma di fiori selvatici che nascono ovunque e che ritrovi nelle pagine ingiallite di vecchi diari che raccontano di te.
E poi incontri una persona che non ha bisogno di ascoltare i nostri sogni ad occhi aperti, ma entra in sinergia con le nostre sinapsi. Muove i fili in ordine equilibrato, creativo, magistrale. Nascosto dietro una barba ben colta, da materia ai sogni. Parla veloce, sa il fatto suo e in meno di mezz’ora disegna perfettamente quella che sarà la nostra festa. Per chi è attaccato alle definizioni e non l’ha ancora capito, il giostraio che colorerà e profumerà la nostra giornata speciale è un fiorista e si chiama Michele Zaurino.

Ora chiudo gli occhi e vedo Michele costruire quel giorno.

Post Scriptum per i nostri cari invitati: Tranquilli, potrete danzare masochisticamente sui vostri tacchi alti o nelle infide ballerine. Non ci sono infradito ad attendervi. Liberi di calzare quello che più amate.

L’Ex Factor

Ci siamo. Quando decidemmo di metter su questo blog pensai: “prima o poi ci sarà qualcosa che mi spingerà a scrivere sull’elemento ex“. E con tutta sincerità credevo d’arrivarci con un po’ più di ritardo. Gioco ‘sta carta con almeno 12/14 mesi d’anticipo su quel che m’aspettassi, convinto che l’argomento ai più “l’elemento conflittuale per eccellenza” sarebbe toccato affrontarlo in concomitanza con la scelta definitiva degli invitati.
Ed invece quel qualcosa ha bussato alla nostra porta già qualche settimana fa ormai.
Certo che non sarebbe stato spinoso d’affrontare, forti anche di un rapporto lontano chilometri da qualsiasi tabù, l’elemento ex si è presentato ben più vigoroso alle nostre aspettative, pur non avendo intaccato minimamente la nostra serenità.
Il discorso è semplice e non lascia spazio ai “se” o ai “ma”… Quante possibilità diamo ai nostri precedenti d’esser presenti al nostro giorno X? E soprattutto le meteore d’una notte fanno o no parte del calderone ex?
Storielle o intere epoche vengono accomunate da un punto cruciale, ovvero quello di cercare fino in fondo di capire quanto queste persone facciano parte della nostra quotidianità, rispettosi del nostro quotidiano. Semplicemente dovremmo pensare con obiettività a quanto siano presenti nella nostra vita di tutti i giorni, se abbiamo piacere nel raccontarci le rispettive vite, se ci sono occasioni di condividere cene, cinema o altri impegni in coppia, se il nostro o la nostra partner attuale non sono un tabù. Ma soprattutto se alcuno sguardo, alcuna frecciatina, non ci lascino intuire che qualche “ricaduta” occasionale sia cosa gradita. Ancor più se quello sguardo furtivo, quella frecciatina, non sia lanciata da noi in primis.
Bene, se qualsiasi di queste cose ci fa storcere il naso possiamo già archiviare il pensiero e convolare in santa pace, limitandoci poi a far intravedere più o meno volutamente qualche foto pubblicata sui vari social…
In caso contrario – avendo l’ex nel giro d’amicizie collaudate della coppia – essendo il nostro matrimonio un’occasione da condividere con chi realmente ci ama e vorrebbe non mancare all’ufficialità dell’unione, un posto a tavola non lo si può proprio negare.
Attenzione solo a non riempire troppo i bicchieri prima di far fare loro un brindisi del tutto inappropriato!