Fin’ora abbiamo scherzato, la Puglia non è solo lu sule, lu mare, lu ientu.
Sapete già cosa fare il 9 agosto, ma non sapete proprio come organizzare il vostro tempo in Puglia? Noi, pugliesi doc, lo scandiamo sempre con il cibo. Prima di partire per una vacanza, prima di metterci in macchina direzione mare, per un appuntamento con gli amici, sappiamo far bene solo una cosa MANGIARE.
E sì, siamo fortunati perché questa terra ci sfama con prodotti genuini e semplici e noi non possiamo far altro che ricambiare amandola!
LA FRISELLA
Partiamo dalle basi, in Puglia, qualsiasi momento è buono per assaporare una buona frisella: acqua, pomodori, origano, sale, olio e bon appétit! Non fatevi ingannare dalla foto, le friselle si mangiano esclusivamente con le mani.
LE ORECCHIETTE
Le orecchiette sono l’ottava meraviglia del mondo, soprattutto se fatte in casa dalle mani sapienti delle nonne pugliesi. Se avete la possibilità di intrufolarvi nelle loro cucine, osservate i metodi di lavorazione e la velocità della fattura.
NDA: non mangiamo solamente le orecchiette con le cime di rapa, ma esistono talmente tante varianti da farvi venire l’indigestione. Vi consigliamo “Orecchiette nelle ‘nchiosce”, un evento di enogastronomia nel centro storico di Grottaglie, città delle ceramiche. Ogni anno ad agosto (altrimenti detta la sagra chic).
IL PANZEROTTO
Se vorrete provare un’esperienza del terzo tipo, vi consigliamo di mangiare un panzerotto. Non potete lasciare la Puglia senza averne assaggiato almeno uno, rigorosamente fritto. Una pasta friabile e croccante racchiude un’esplosione di odori e sapori: mozzarella filante e pomodoro pelato bollente. Rivisitazioni a cura del panzerottaro. Attenzione: rischio ustioni!
P.S.: Agrodolce ha stilato una classifica dei migliori panzerotti di Puglia: due si trovano proprio a Martina Franca e Grottaglie. Non avete più scuse.
LA BURRATA
Se non vi è venuta l’acquolina in bocca guardando questo splendido esemplare di burrata o siete cerebralmente morti o vi siete reincarnati nel corpo di Francesco (che non mangia formaggi e derivati). Questo splendido esemplare di latticino di seguito riportato è stato servito sui tavoli pisani de “La Stanzina“, piccolo angolo di cucina mediterranea nel capoluogo toscano.
LA FOCACCIA
Che ne mangiate un pezzetto per placare la fame, che organizziate direttamente una cena a base di focaccia, vi leccherete i baffi (unti). Ce ne sono per tutti i gusti, sicuramente al top “a fcazz a jor d fuc” (letteralmente focaccia a ora di fuoco). E’ la focaccia infornata a fuoco vivo. Buona da morire. Che ve lo dico a fare!
LA COZZA TARANTINA
Nell’anno dell’esposizione universale dedicata al cibo e all’alimentazione, ci stupisce che a Milano non ci sia un Padiglione tarantino per assaporare un tipico patrimonio dell’umanità: la cozza tarantina!
Mille e uno modi di mangiarla, ad agosto ce la si ritrova nel piatto praticamente tutti i giorni e in tutte le salse: fritte, alla tarantina, nei risotti, con gli spaghetti, gratinate e nelle tielle con le patate e il riso. Per i più coraggiosi: la cozza cruda con limone! Il sapore della vera Taranto.